Sanificare un impianto di climatizzazione serve a mantenere pulita l'aria in casa, o in ufficio, e ad evitare i rischi di salute causati dalla sporcizia e polvere, dai batteri e dai virus di facile trasmissione annidati nel condizionatore.
I filtri dei condizionatori hanno l’importante compito di filtrare ogni impurità presente nell’aria. Questi componenti rischiano perciò di diventare un ammasso di germi e batteri che, se non sanificati periodicamente, riducono notevolmente la loro capacità di filtraggio.
Per quanto riguarda la sanificazione dei condizionatori nelle case dei privati non esiste un obbligo specifico, c’è soltanto l’obbligo di manutenzione dell’impianto ogni 2 o 4 anni, in base alla potenza termica.
Diversa è la situazione per gli uffici o qualsiasi altro ambiente di lavoro.
Per questo settore la sanificazione condizionatori ambienti di lavoro è obbligatoria perché espressa esplicitamente. A legiferare su questo argomento è il ministero del lavoro e delle politiche sociali attraverso il D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81, Testo coordinato con il D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106, “TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO ” Il datore di lavoro è obbligato a provvedere e ad assicurare le idonee condizioni di aerazione, di illuminazione e di microclima. Nell’allegato 4, al paragrafo 1.9 del primo capitolo relativo al microclima, si specifica che:
"Se sono utilizzati impianti di condizionamento dell’aria o di ventilazione meccanica, essi devono funzionare in modo che i lavoratori non siano esposti a correnti d’aria fastidiosa.
Gli stessi impianti devono essere periodicamente sottoposti a controlli, manutenzione, pulizia e sanificazione per la tutela della salute dei lavoratori.
Qualsiasi sedimento o sporcizia che potrebbe comportare un pericolo immediato per la salute dei lavoratori dovuto all’inquinamento dell’aria respirata deve essere eliminato rapidamente."